Da Febbraio 2024, alcuni servizi di posta, tra cui quello di Google e quello di Yahoo, introdurranno regole più stringenti sull’accettazione delle email in ingresso verso i propri clienti.
Questo potrebbe portare per molti servizi, all’impossibilità di far recapitare le proprie email (newsletter, email transazioni, comunicazioni varie) a clienti con account email Gmail e Yahoo.
Cosa bisogna fare dunque per far in modo che la proprie email non vengano rifiutate?
Abbiamo seguito un webinar organizzato dai nostri partner di MailUp, il principale servizio per la creazione di newsletter utilizzato dai nostri clienti. Oltre a dare indicazioni su come e dove intervenire, hanno poi presentato alcuni servizi per i propri clienti, per poter migliorare l’invio dell’email e mantenere un alto livello di deliverability.
Il punto fondamentale riguarda l’autenticazione del mittente, il quale per limitare il fenomeno dello spam e del phishing, dovrà essere certificato lato DNS mediante i parametri SPF, DKIM e DMARK. Non si tratta in realtà di una vera novità perché tali parametri sono configurabili e consigliati da anni, ma mentre prima erano solo consigliati, adesso diventano obbligatori. Essi permettono di indicare chi è autorizzato a spedire la posta dal proprio dominio web.
Bisogna quindi controllare di avere impostato correttamente i record DNS del proprio dominio web e verificare che nell’email ci sia corrispondenza tra il dominio del mittente e il dominio autorizzato per quel dominio DNS.
Ma non finisce qua. Anche lo spam rate, cioè la percentuale di email segnalate come spam, inciderà sulla deliverability delle proprie email e dovrà restare sotto lo 0,1%. Tale parametro è monitorabile in vari modi: direttamente da MailUp mediante il nuovo Deliverability Index oppure mediante alcuni servizi come Google Postmaster Tool.
Altro aspetto importante, collegato direttamente allo spam rate, è la possibilità per gli utenti di disiscriversi facilmente, implementando possibilmente il protocollo RFC 8058, che permette a molti sistemi di gestire in automatico la disiscrizione dalla newsletter direttamente dal proprio client di posta. Ma perché questo è un aspetto importante per Google ? Bisogna considerare che un utente che non vuole ricevere la vostra newsletter potrebbe essere più incline a segnalare l’email come spam invece che trovare il modo di disiscriversi, causando così un aumento del proprio spam rate e quindi il possibile blocco della ricezione di tutte le vostre comunicazioni. Meglio dunque permettere a pochi utenti di andarsene facilmente.
E tu, sei sicuro di aver le carte in regola per poter inviare correttamente le tue newsletter ?